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America's Cup Act 9 Trapani
Trapani - 06.10.2005
L'Act 9 cala il sipario sulla stagione 2005 dell'America's Cup
Dopo due giorni di break, i team tornano in acqua per la prima giornata del Trapani Louis Vuitton Act 9. Le condizioni parlano di brezza da SSE 12 nodi circa ma quello di Trapani è un campo di regata difficile a causa dei continui salti di vento.
Per l’Act 9 sono attese ancora più persone rispetto ai match race. Il formato di flotta, che non si utilizzava più dal 1870, è infatti di grande impatto: dodici scafi di America’s Cup, lunghi 25 metri e pesanti 24 tonnellate che sgomitano per conquistare il lato migliore del campo, sono uno spettacolo che non si dimentica. “E’ un’occasione unica per il pubblico e per la Sicilia”, dice Cesare Pasotti, Capo di + 39 Challenge.
Attenzione ai ‘piccoli’ della flotta, sono sempre capaci di grandi sorprese. Spesso ignorati dalle barche di testa, corrono la regata indisturbati per presentarsi primi al traguardo. Rispetto ai match race la fase di prepartenza è meno concitata, per evitare che le barche si danneggino. Dopo aver girato la boa al vento (a sinistra), le barche gireranno una seconda boa (di disimpegno) prima di scendere in poppa. (fonte "americascup.com")
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