Nulla da fare, salta il salone nautico di Parigi
Troppi problemi di sicurezza, troppe incognite, troppa paura. Anche il Nautic, la rassegna nautica della capitale francese, in programma dal 5 al 13 dicembre è costretto a gettare la spugna di fronte al Covid. La decisione è stata annunciata dalla Federazione delle Industrie Nautiche transalpine (Fin) il 24 settembre a seguito delle nuove misure sanitarie prese dalle autorità governative per la città di Parigi, tra le quali la riduzione del numero massimo di persone autorizzate a partecipare ai grandi eventi, che passano da 5.000 a 1.000.
Proprio la Francia infatti figura tra i Paesi che preoccupano di più in tema di allarme sanitario. Nelle ultime settimane il paese viaggia intorno ai 15mila nuovi casi quotidiani. Per il presidente dell’ordine dei medici francese Patrick Bouet “la seconda ondata sta arrivando più in fretta di quando temevamo. Se non dovessero esserci cambiamenti in tre-quattro settimane il Paese dovrà affrontare un’epidemia generalizzata per lunghi mesi in autunno e inverno, con un sistema sanitario incapace di rispondere a tutte le sollecitazioni.
A rischio anche gli ordini di barche
La chiusura del Nautic è l’ennesima doccia fredda per il comparto nautico francese che ha già subito la chiusura del Boat Show di Cannes e del Grand Pavois di La Rochelle i quali, tra settembre e ottobre, avrebbero dovuto inaugurare la stagione dei boat show. Per la Francia, il 2020 sarà quindi un anno senza eventi nautici di primo piano.
«Le conseguenze saranno gravi – ha dichiarato Yves Lyon-Caen, Presidente della Fin– soprattutto per tutte le PMI per le quali le fiere sono momenti chiave per il loro fatturato. Le fiere autunnali e invernali sono veri e propri luoghi di attività in cui viene elaborato il 70 per cento degli ordini annuali. Sono punti di riferimento essenziali nel nostro ecosistema economico. Faremo tutto quanto in nostro potere per continuare a fornire la migliore assistenza possibile a tutte le aziende del settore nautico francese in questo nuovo calvario e per prepararci al futuro per il 2021».
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