Onorato pensa di ritirare Mascalzone Latino dalla Coppa America
Vincenzo Onorato, fondatore di Mascalzone Latino, non smentisce e, anzi, a sorpresa, conferma le voci su un probabile ritiro della sfida del suo sindacato alla 34esima Coppa America (che si disputerà a San Francisco nel 2013). LA NOTIZIA ARRIVA DALLA NUOVA ZELANDA A dare per primo la notizia su un eventuale ritiro di Mascalzone Latino è stato Paul Lewis con un articolo scritto sulle pagine del sito del giornale neozelandese Nzherald. In questi mesi è estate in Nuova Zelanda e da quelle parti girano un sacco di velisti della Coppa, anche perché è stato varato, testato e presentato il nuovo catamarano AC45 che servirà per le regate preliminari dell'America's Cup, le AC World Series che inizieranno nell'estate del 2011, ma con date e località ancora da definire. Dopo avere chiacchierato con Russell Coutts, che gli ha detto di essere sicuro che alla prossima Coppa America ci saranno almeno otto, addirittura dieci sfidanti, Paul Lewis esprime tutto il suo scetticismo di tale dichiarazione da parte dello skipper del Defender Oracle Racing. Lewis fa notare che al termine delle iscrizioni mancano meno di due mesi (la data ultima è il 31 marzo 2011) e che i team che hanno presentato la sfida a Oracle Racing sono attualmente solo cinque, ma quasi tutti teorici. Mascalzone Latino è stato il primo, tanto da ricoprire ora il ruolo di Challenger of Record, poi sono arrivati lo svedese Artemis con a capo Paul Cayard e, successivamente, i francesi di Aleph Team France e gli australiani di YuuZoo. La quinta sfida non è stata svelata, ma pare sia quella di Team New Zealand che, però, non vuole ancora esporsi perché non ha i soldi. Il fatto è che, tranne Artemis, i soldi non li hanno neanche gli altri potenziali sfidanti e trovare sponsor per una sfida competitiva, il cui costo è stimato sugli 80 milioni di euro, è praticamente impossibile. Lo sa bene anche Coutts, dato che Oracle Racing (a cui comunque i fondi non mancano di certo) a fine 2010 non è riuscito a convincere BMW a rinnovare la sponsorizzazione. In pratica, sempre tranne Artemis, gli sfidanti per il momento hanno solo un nome sulla carta, ma non hanno una struttura, un equipaggio e non hanno un progettista. Di fatto, non esistono perché sono tutti ancora alla ricerca di soldi. Lo stesso Vincenzo Onorato, verso la fine del 2010, aveva dichiarato: "Al momento non abbiamo nessuno sponsor per finanziare la nostra sfida di Coppa America, nonostante siano in corso diverse trattative. In tutta onestà, noi di Mascalzone Latino facciamo fatica a sopravvivere". NESSUNA SMENTITA E NUOVE DICHIARAZIONI Tornando a questi giorni, sempre nel suo articolo Paul Lewis lancia l'ipotesi che Mascalzone Latino possa ritirarsi e lasciare ad Artemis il ruolo di Challenger of Record. Chi si aspettava una smentita ufficiale da parte di Oracle Racing o del diretto interessato, Mascalzone Latino, è rimasto deluso. Anzi, il 4 febbraio 2011, Vincenzo Onorato ha rilascia un'intervista alla newsletter americana Scuttlebutt che non ha lasciato dubbi. Queste le sue dichiarazioni più significative: "Mascalzone Latino si trova nella stessa posizione degli altri challenger. Fino a oggi non sono ancora state scelte le date e i luoghi per le regate delle AC World Series con gli AC45. In queste condizioni è difficile per tutti trattare con gli sponsor". "Abbiamo accordi con qualche velista e stiamo studiando qualche soluzione progettuale, ma è anche vero che al momento non abbiamo nessuno sponsor". "Nella Coppa America di Valencia del 2007 Mascalzone Latino era ottimamente finanziato. Io non ho nessun interesse a partecipare alla Coppa America se non posso essere competitivo. Se nei prossimi mesi non riuscissi a raccogliere sufficienti risorse economiche per rendere il mio team competitivo, ritirerò la sfida". "Voglio ricordare che, in Coppa America, Mascalzone Latino significa Italia. Tutte le volte che regatiamo negli Stati Uniti, sia a Key West, Miami, Newport o San Francisco, c'è una grande comunità di italiani che viene a sostenerci. Vogliamo che loro siano orgogliosi di noi e non vogliamo dimenticarci dei tanti tifosi in Italia che seguono con dedizione le nostre regate". Andrea Falcon FONTE: Giornaledellavela.it FOTO: Carlo Borlenghi
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