Beken of Cowes
BEKEN OF COWES
Come i vecchi artigiani erano costretti a fabbricare essi stessi i propri arnesi, anche i primi Beken nel primo periodo della loro attività dovevano progettare, sperimentare e costruire le attrezzature indispensabili.
Frank Beken iniziò a fotografare nel 1888, all''età di otto anni, seguendo gli insegnamenti del padre Alfred. All''età di quattordici anni già vendeva le sue fotografie come un professionista. Esse venivano riprese con una scatola di legno e tela nella quale si inseriva un negativo di 30x25 centimetri. Questa macchina si rivelò presto poco pratica, perché l''acqua del mare ne causava il rapido deterioramento. Per ovviare a questo inconveniente, i Beken progettarono una macchina specificamente destinata all''uso in mare. Essa si rivelò subito efficace e fu la base dello sviluppo dei modelli successivi. Era composta da un involucro di mogano con una lastra di vetro di 20x15 centimetri da un lato, un obiettivo mobile e l''otturatore dall'' altro. In alto vi era un'' altra piccola scatola di legno dotata di una lente che, grazie ad un sistema di specchi, fungeva da mirino. L''otturatore veniva azionato mediante una pompetta di gomma che produceva un rumore simile a un colpo di cannone. L''ingegno dei Beken si sviluppò comunque con i modelli successivi, tutti basati sulla scatola di legno.
Con il passare degli anni la velocità delle barche è andata aumentando e ha reso obsoleta la macchina dei Beken, troppo lenta da manovrare e limitata nel numero degli scatti dal peso degli involucri contenenti le negative. Keith Beken scelse allora una fotocamera Hasselblad, versatile e robusta, che utilizzava negativi quadrati di 6 centimetri per lato (6x6). L''obiettivo standard era un 80 mm. Le pellicole erano la FP4 (125 Asa) per il bianco e nero e la Kodak Ektachrome (64 Asa) per il colore. L''acqua del mare costituiva però ancora un problema e dopo un''intera giornata in acqua la macchina doveva essere completamente smontata e sciacquata con acqua dolce.
Come la fotocamera si è sviluppata nel tempo per adeguarsi all''aumentata velocità degli yacht, così è stato anche per l''imbarcazione da cui i Beken scattavano le loro fotografie. Dal dinghy in legno di Frank alla lancia a motore da lui commissionata dopo la Prima Guerra Mondiale, si è approdati nel 1971 a un Boston Whaler capace di raggiungere i trenta nodi di velocità. Si può quindi dire che i Beken hanno sempre posseduto imbarcazioni tali da poter seguire gli yacht in navigazione per riprenderli dalla migliore angolazione. Non c''è dubbio infatti che la perfetta conoscenza della vela e delle imbarcazioni a vela è stato un fattore essenziale del loro successo.